Titolo: Il demone del te
Autore: Cornelia Grey
Formato: Ebook
Casa Ed.: Dreamspinner press
Prezzo: 2.99$
Contemporaneo M/M
TRAMA:
Il ladro Eric Devon vuole una sola cosa: che la gente lo
lasci in pace. E forse dell’altro whisky. Finchè un misterioso sconosciuto gli
offre un lavoro così pericoloso che nessuno l’ha mai accettato ed è
sopravvissuto per raccontarlo: recuperare un preziosissimo oggetto
dall’inespugnabile palazzo dei Mercanti Tartaruga. Intrigato dall’uomo e dalla
sfida, Eric accetta—ma lo sconosciuto altri non è che il leggendario capitano
di navi volanti conosciuto come il Demone del Tè, terrore del Mare di Nuvole.
Eric deve escogitare il piano migliore della storia se vuole completare il
lavoro… e riuscire a sopravvivere.
Vi posso assicurare che non sono mai rimasta sconcertata
tanto quanto durante la lettura di questo racconto. E’ pretenzioso chiamarlo
libro, sono solo 56 pagine, ed ad un certo punto mi sono chiesta se mi trovavo
in una versione riveduta e corretta di Yattaman, il cartone che seguivo da
piccola, dove i supereroi viaggiavano all’interno di una specie di
mongolfiera/dirigibile…
Abbiamo un ladro di professione e un pirata del cielo che
viaggia su un catorcio che sembra crollare ad ogni piè sospinto e che calma la
sua furia solo con una tazza del migliore infuso di te mai prodotto… demenziale
la cosa…si parla di mercanti Tartaruga, di preziosi tesori, di un oggetto non
meglio identificato da rubare e di un’alchimia tutta particolare che si
sviluppa tra il bel ladro e il pirata del cielo, che raggiunge il suo culmine
quando, nel bel mezzo di una sfuriata apocalittica, con tanto di sguardi che
fanno incendiare le cose, Eric si trova
a dover calmare i bollenti spiriti del capitano, visto che a bordo sono
a corto di te di ottima qualità…indovinate un po’ come lo calma??? Già, già,
già…
E’ stranissimo, è surreale, è demenziale, ma nonostante
tutto, se preso con leggerezza e senza grandi pretese, alla fin fine può anche
piacere.
Ah…dimenticavo…lo trovano poi l’oggetto non meglio identificato…avventurandosi
nelle latrine per arrivare alla sala del tesoro…demenziale anche l’oggetto ;)
E che succede se non sappiamo fare un buon te e ci si presenta il Capitano pazzoide alla porta di casa??? Meglio essere preparati!!!
Ecco come preparare dell'ottimo te.
E’ divertente imparare a fare il tè, sembra una stupidaggine
spiegare come si fa una buona tazza , molti di voi ne hanno preparate così
tante che è diventato automatico trovare la dose giusta di foglie, la
temperatura ottimale, i minuti di infusione eppure moltissime persone che
provengono dalla “bustina” spesso sbagliano e si trovano un liquido amaro o
insipido e allora ho deciso di scrivere un piccolissimo vademecum per la buona
tazza.
Le regole non sono molte ma una è la più importante: il tè
si ribella alla fretta, non la tollera in nessuno dei momenti della sua vita,
ne quando viene raccolto e lavorato ne quando lo scegliete in negozio, ne
quando lo preparate ed infine nemmeno quando lo sorseggiate.
Detto questo vediamo come si dovrebbe fare una buona tazza:
innanzi tutto ci serve l’acqua e una teiera, per scegliere
il tipo dell’una e dell’altra potete dare un’occhiata ai post precedenti (
acqua e teiere), un termometro, una bilancina di precisione, un timer preciso,
un bollitore, un filtro, il tè e qualche minuto a disposizione.
Mettete l’acqua nel bollitore e iniziate a farla scaldare, quando
ha quasi raggiunto l’ebollizione versatene un po’ nella teiera vuota che
tapperete con il suo coperchio, l’ideale e ruotare la teiera in modo che le
pareti si scaldino completamente, nel frattempo l’acqua sarà arrivata al punto
giusto ( non deve bollire in maniera violenta, le bolle che si formano devono
essere grandi quanto “un occhio di pesce” come dicono in Cina). Spegnete
l’acqua, svuotate bene la teiera e metteteci dentro tre grammi circa di
foglioline di tè e tappatela (il vapore e l’umidità all’interno della teiera
scaldata inizieranno ad ammorbidire le foglie e a scaldarle lentamente), con il
termometro intanto starete tenendo sotto controllo la temperatura dell’acqua
nel bollitore, quando sarà un paio di gradi superiore a quella desiderata ( nella
teiera, anche se riscaldata bene, perderà immediatamente due o tre gradi)
versatela nella teiera con l’accortezza di non dirigerla direttamente sulle
foglie ma ad un lato. Fate partire il timer con i minuti corretti per quel tè
ed una volta passato il tempo versate nelle tazze o in un’altra teiera se non
volete consumare il tutto subito, filtrando bene e stando attenti a non far
cadere quella polvere che inevitabilmente si sarà depositata sul fondo e
rischierebbe di rendere amaro il tè. A questo punto …godetevelo!.