DAL SECOLO SCORSO....
E’ meraviglioso chiudere un libro e sospirare di
beatitudine.
Una scuola nella prateria
di LaVyrle Spencer.
io navigo, navigo e navigo, e leggo commenti sui vari blog
rosa. quando mi sono imbattuta in questo libro ho pensato: e che cavoli, mi
sono persa per caso il romanzo del secolo...scorso??? sì perchè, il libro in
questione è del 1986, e pubblicato da Harlequim Mondadori nel 1990 nella
collana i best sellers romanzi storici
prima edizione e mai più ristampato...PECCATO!!!!!
siamo nel 1917, in pieno periodo di guerra in Europa.
è la storia di una maestrina di 18 anni, fresca di diploma
che va ad insegnare ad Alamo North Dakota, dove gli inverni arrivano a -30, gli
abitanti sono contadini e gli studenti sono assoggettati alle stagioni: non si
va a scuola se è tempo di mietitura o se la attoria lo richiede.
Linnea è una sognatrice, parla da sola e si inventa un amico
immaginario con cui flirtare, da cui farsi corteggiare, insomma con il quale
vivere un sogno.
quando arriva ad Alamo incontra Theodore, colui che ospiterà
la maestra: 34 anni, vedovo e con un figlio di 17 anni...
La prospettiva non è delle migliori, ma l'amore non ha
confini e poco a poco, Linnea comincia ad apprezzare questo rude contadino che
fa di tutto per essere sgarbato con lei, per tenerla lontana dal cuore, poichè
si vede vecchio, inadatto, non sufficiente per una giovane donna come linnea,
che sta cominciando solo ora a scoprire la vita.
E’ un libro corposo, di ben 381 pagine e questo perchè non è
solo un romanzo d'amore, ma è una storia di vita. Ci sono moltissimi personaggi
di contorno e ognuno di loro arricchisce la storia con sentimenti ed emozioni
che si ripercuotono sui due protagonisti e sulle loro di emozioni. C'è John, il
fratello minore di Theodore, che è leggermente ritardato, Kristian, il figlio
di Theodore, che all'inizio crede di essere innamorato di Linnea, ma che poi
dona il suo cuore a Patricia, c'è Nissa, la mamma, Clara, la sorella, che sarà
quella che aiuterà linnea a conquistare definitivamente Teddy, tutti i
ragazzini della scuola, e tanti altri...ma pur essendo un romanzo d'amore, non
ci vengono risparmiati i momenti di dolore:
è ambientato nel 1917 come ho detto prima, e Kristian vuole arruolarsi in
guerra, vuole conoscere il mondo...sarà motivo di dolore per Teddy e anche di
un piccolo screzio con la moglie e nel 1917 effettivamente risulta dagli
archivi meteo che c'è stata una bufera anomala di neve di 36 ore in primavera,
quando ormai le temperature raggiugevano i 20 gradi e ci si è trovati
improvvisamente a -25 nell'arco di un'ora. Sarà questa tempesta che porterà
altro dolore nella famiglia, perchè John perderà la vita assiderato nella neve.
Ed infine la spagnola, la famigerata influenza che mieterà vittime tra le più
amate della famiglia.
E’ un romanzo corale in pratica, dove la famiglia Westgaard,
norvegesi trapiantati in America, ci racconta la loro storia fatta di cose semplici,
di balli campestri, di cene in famiglia, di aiuto reciproco.
Devo dire che all'inizio non sapevo come inquadrare Theodore:
era scostante, burbero, insolente e a volte offensivo con Linnea, ma l'autrice
credo l'abbia fatto di proposito a presentarcelo così. Anche quando avvicina Linnea
fisicamente, poi diventa rabbioso e la allontana...un pò alla volta viene fuori
il perchè: è atterrito per i 16 anni di differenza e nella sua mente continua a
ripetersi che potrebbe essere suo padre visto che lui ha un figlio di 17 anni.
Però, nel momento in cui dichiara il suo amore a Linnea, scopriamo un uomo timido,
riservato, quasi timoroso di essere felice, di avere la possibilità di amare di
nuovo e di sentirsi amato. E’ meraviglioso il modo in cui comunica il suo amore
a Linnea: attraverso la lavagnetta con cui sta imparando a scrivere: A come
amore scrive, AZZURRI= linnea ha bellissimi occhi azzurri e via così....anche
la proposta di matrimonio avviene attraverso la lavagnetta... e con Linnea,
scopre che si può fare l'amore anche con la luce accesa, vedendo chi stai
amando e chi ti sta amando.
Il libro è ricco di poesia e di frasi che fanno riflettere e
ve ne riporto una, proprio alla fine della storia, quando la guerra finisce e
linnea dà alla luce il suo primo figlio:
Theodore le sedette accanto, gli occhi posati su quel
miracolo che erano stati capaci di creare. nato in una famiglia così duramente
colpita, recava con sè una speranza di felicità. figlio di un uomo che si
considerava vecchio, gli portava una ventata di giovinezza. Figlio di una donna
che temeva di essere troppo giovane, le donava una nuova maturità. concepito in
tempo di guerra, recava una promessa di pace..................al buio, nel
tepore della casa, un uomo e una donna guardavano felici al loro domani. a
quello che la vita riservava loro. minuti, giorni, anni.
Dopo un anno circa dal suo arrivo ad Alamo, Linnea è
cresciuta, si è sposata, è diventata madre, ha conosciuto la gelosia, la
sofferenza, il dolore fisico, il lutto, ma anche la gioia, l'amore, la
serenità, la devozione del marito, ha scoperto l'amicizia quella vera,
disinteressata e altruistica di Isabella, colei che una volta all'anno andava
col suo carro cucina a preparare i pasti ai contadini durante la mietitura e
che una volta l'anno intratteneva Theodore nel suo carro.
Credo che questo libro meriti di essere letto davvero, se
non altro perchè non è sicuramente un romanzo comune dove il supermacho e la
timida donzella la fanno da padrone, ma abbiamo gente comune, povera
materialmente ma ricchissima di amore e sentimenti. Probabilmente se non ci
fossero stati tutti i personaggi inseriti dall'autrice il romanzo sarebbe stato
abbastanza banale, il solito clichè, ma l'interagire dei vari fratelli di lui,
della mamma, della sorella, hanno reso per me, questo libro un piccolo capolavoro.
L'amore non è soltanto sotto le coperte a far capriole, è anche prendersi cura
della madre di tuo marito, amare tua cognata come una sorella, desiderare il
meglio per la famiglia che ti ha dato la felicità.
Tono da bambini dell'asilo:
se per caso vi capita per le mani e non lo leggete, non
siete più mie amiche!!! ecco.
P.S. Una curiosità: l'illustrazione è del grande Oliviero Berni, che ci ha regalato copertine bellissime nel corso degli anni.
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