LE REGOLE DEL GIOCO
Autore: L.A. WITT
Formato:E-BOOK
Casa Ed.: DREAMSPINNER PRESS
Grado di sensualità: HOT
Dustin Walker non si aspetta certo che scappare dalla Donna
Della Sua Vita possa condurlo fra le braccia (e nel letto) dell’Uomo Del Bar
Accanto.
La madre lo tormenta perché si risposi e smetta di fare la
pecora nera – e divorziata – della famiglia; Dustin però preferisce passare il
tempo libero nel bar del quartiere, specialmente fra i tavoli del biliardo,
dove finisce per incontrare una persona che è l’esatto opposto della sua
ex-moglie: divertente, sensibile, fedele… e maschio.
Ma cosa significa questa relazione? Che Brandon Stewart –
questo il nome dell’uomo – sia solo un sistema per superare il divorzio? Dustin
ci tiene veramente a lui o lo frequenta solo perché è l’esatto opposto della
sua ex-moglie? Fra confessare tutto alla sua omofoba famiglia o piantare l’uomo
di cui sta cercando disperatamente di non innamorarsi, Dustin sa che presto
dovrà compiere una scelta…
Mio pensiero…
La storia in sé è abbastanza carina, ma quello che mi ha
lasciato un po’ perplessa, è la rapidità con cui Dustin accetta le nuove
sensazioni ed emozioni che prova. Ci troviamo di fronte ad un uomo che è stato
sposato per anni, esce da un divorzio difficile, ha avuto come moglie un’arpia
traditrice e improvvisamente scopre di avere questa attrazione forte per un
uomo. Mi ha lasciata un po’ così… non tanto per la situazione in sé, quanto per
la rapidità della successione degli eventi.
Dustin ha una famiglia chiaramente omofoba. La madre è una scassapalle di prima categoria,
sempre lì a dire “risposati, voglio un nipotino, metti la testa apposto, ecc ecc…”, parteggia addirittura per l’ex moglie, ed è un classica madre-padrone, che vuole tenere sotto stretto controllo ogni aspetto della
vita dei figli, mettendo bocca costantemente e ritenendo valido solo il suo insindacabile punto di vista. Quando una persona cresce in una famiglia così, secondo me, è
ben difficile che sia capace di non lasciarsi influenzare dal retaggio educativo
che ha ricevuto. Invece Dustin, forse giunto ad un punto di rottura tale nella
sua vita, decide di fare di testa propria per una volta, e si lascia coinvolgere
da Brandon, sia fisicamente, che emotivamente. Ma non è facile…nonostante si
capisca benissimo che il coinvolgimento c’è, c'è sempre anche la paura di essersi
lasciato andare con Brandon proprio per il fatto che lui è l’esatto opposto
della sua ex moglie. Perciò il pensiero che Dustin ha, è: sono gay, oppure è solo un
moto di ribellione per gli anni di giogo psicologico con la madre e l’ex
moglie? Sta di fatto che la paura del giudizio
e il terrore di sbagliare, lo portano a tenere nascosta la situazione, fino a quando
l’ex moglie non lo sorprende e rende la cosa pubblica… il confronto con la
famiglia è drammatico, ma ancora di più lo è il confronto con sé stesso, con
questa nuova natura che deve fare propria se vuole trovare un po’ di serenità. Credo
che la parte finale del libro sia la migliore…abbiamo un Dustin lasciato a sé stesso,
lasciato da Brandon, che per la prima volta riesce a tenere testa alla madre e
a infischiarsene del suo giudizio e delle sue opinioni. Abbiamo un Dustin che
prende in mano la sua vita per la prima volta e decide da solo cosa è meglio
per sé. Abbiamo un Dustin che torna e chiede perdono all’amore della sua vita,
per non aver avuto il coraggio di difendere quel sentimento che era nato contro
ogni sua previsione, ma che lo rende estremamente felice.
Perciò, anche se la prima parte del libro non ha reso molto
bene, si riscatta col finale, molto dolce e coinvolgente…e le scene d’amore
sono davvero…hot. Il che non guasta! ;)
Durante le gare di biliardo, la birra scorre a fiumi...vediamo di saperne un pò di più su questa bevanda...
La birra è una bevanda alcolica costituita prevalentemente da acqua, lievito, orzo, malto, luppolo, aromi.
I lieviti più utilizzati sono il Saccharomyces carlsbergensis o il Cerevisiae, che permettono la fermentazione del malto; oltre al malto possono essere impiegati anche mais, frumento, orzo.
Gli aromatizzanti servono a correggere i difetti della birra; i più usati sono lacannella, i semi di coriandolo, noce moscata e garofano">chiodi digarofano.
La gradazione alcolica della birra varia dal 3% al 5%, senza considerare la birra analcolica.
Il suo colore dipende dalla varietà: ha un colore generalmente limpido che può variare dal giallo chiaro al rosso intenso, quasi nero. L'odore della birra è dolce con un retrogusto amarognolo.
I lieviti più utilizzati sono il Saccharomyces carlsbergensis o il Cerevisiae, che permettono la fermentazione del malto; oltre al malto possono essere impiegati anche mais, frumento, orzo.
Gli aromatizzanti servono a correggere i difetti della birra; i più usati sono lacannella, i semi di coriandolo, noce moscata e garofano">chiodi digarofano.
La gradazione alcolica della birra varia dal 3% al 5%, senza considerare la birra analcolica.
Il suo colore dipende dalla varietà: ha un colore generalmente limpido che può variare dal giallo chiaro al rosso intenso, quasi nero. L'odore della birra è dolce con un retrogusto amarognolo.
Le origini della birra risalgono a circa 6000 anni fa e sembra sia nata grazie aiSumeri: la leggenda narra che per caso era stato lasciato del pane inumidito per un lungo periodo su un tavolo. Dopo un po' questo iniziò a fermentare, diventando un alimento inebriante che “faceva star bene chi lo assumeva”.
Fu però la Mesopotamia la prima ad avere come professione quella del birraio: già all'epoca si distinguevano la birra chiara, la scura, la rossa; c'erano poi la birra forte, quella dolce e la birra aromatizzata.
Fu però la Mesopotamia la prima ad avere come professione quella del birraio: già all'epoca si distinguevano la birra chiara, la scura, la rossa; c'erano poi la birra forte, quella dolce e la birra aromatizzata.
Nel Medioevo la birra fu prodotta soprattutto nei monasteri, dove venne perfezionata con l'aggiunta di alcuni ingredienti, come il luppolo. I lavori manuali per ottenere questa dolce bevanda, spettavano alle suore, così come in Irlanda, spettava alle massaie.
In Inghilterra la birra con il luppolo si diffuse solo molto tardi: la birra nazionale era chiamata “ale”, in contrapposizione a quella introdotta più tardi che prese subito il nome di “beer”.
In Gran Bretagna, la birra era ritenuta l'unica bevanda sicura, poiché era prodotta con acqua sterilizzata, mentre l'acqua corrente era spesso sporca e portatrice di malattie.
In Inghilterra la birra con il luppolo si diffuse solo molto tardi: la birra nazionale era chiamata “ale”, in contrapposizione a quella introdotta più tardi che prese subito il nome di “beer”.
In Gran Bretagna, la birra era ritenuta l'unica bevanda sicura, poiché era prodotta con acqua sterilizzata, mentre l'acqua corrente era spesso sporca e portatrice di malattie.
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